In questi ultimi anni la pratica musicale dei bambini nello studio di uno strumento è stata sempre più anticipata; in alcune scuole specializzate si iniziano a studiare il pianoforte ed il violino già verso i 4 anni di età. Le metodologie che fanno capo alla moderna didattica della musica consigliano di introdurre lo studio della notazione ritmica a partire dai cosidetti “gesti-suono”, colpi di mani, di piede, ecc., o avvalendosi dell’uso di percussioni vere e proprie oppure ancora suonando, per esempio su di una tastiera, un solo tasto o più tasti con l’intera mano aperta o chiusa, producendo gruppi di suoni detti cluster (Indicazioni per questo tipo di attività si possono trovare su “Primopiano” . Art. C 32).
Ulteriori indicazioni fornite dall’odierna didattica riguardano inoltre l’importanza che riveste l’utilizzo costante nella pratica musicale con i più piccoli, della lettura cantata. Avviene così che il tanto discusso “solfeggio” ci venga invidiato da tutti quei paesi, come Germania, Inghilterra, Stati Uniti, ecc. che, utilizzando le lettere dell’alfabeto per indicare le diverse note, non possono giovarsi della possibilità di una semplice lettura cantata che utilizzi il nome delle note; essa infatti ci è resa possibile proprio dalla peculiarità fornitaci dalla nostra lingua attraverso l’uso dei suoni sillabici do, re, mi…
Il libro si compone di 28 lezioni. Ogni pagina contiene: un solfeggio parlato, una sequenza ritmica, un disegno da colorare e una canzoncina.
Il livello PREPARATORIO A è consigliato a tutti coloro che intraprendono lo studio di strumenti la cui musica è scritta sul pentagramma doppio, composto di chiave di violino e chiave di basso, come il pianoforte, l’arpa; e per gli strumenti che leggono in chiave di basso (violoncello, fagotto, trombone, ecc.).